Storia del computer (STEP #02)


Computer, una delle parole chiave della nostra contemporaneità trae origine dal latino. Computer viene infatti da computare, calcolare nell'italiano moderno, e questo nome ha indicato per diversi secoli l'uomo esperto nei calcoli.
Risalgono alla preistoria i resti archeologici che dimostrano che l'uomo sapesse calcolare, le prime esigenze di calcolo però iniziano ad esserci durante il Medioevo e riguardano l'astronomia, da questo momento nasce la figura di uomo esperto nel calcolo. Infatti la parola inglese computer è stata utilizzata per la prima volta nel '600, assumendo però il suo significato attuale solo nel '900. 
Nel Medioevo il verbo to compute (computare in latino e calcolare in italiano, come detto prima) indicava l'esecuzione di calcoli da una persona addetta, come gli astronomi, che era appunto chiamata computer
Gli specialisti dell'algebra sono stati definiti in questo modo per lungo tempo, tanto che nel 1892 il New York Times ha pubblicato un'inserzione di lavoro della Marina militare, in cui si cercavano computer, dove non si cercava una macchina ma uno specialista dei calcoli con ottime conoscenze in algebra, geometria, trigonometria e astronomia. [1]
Tra il 1943 e il 1945 viene presentato al pubblico Eniac, acronimo di Electronic Numerical Integrator and Computer, il primo computer elettronico della storia ad essere utilizzato per numerosi scopi. 
A partire da quel periodo verrà diffuso il nuovo utilizzo della parola computer, tramandato fino ad oggi. Non più la figura di persona addetta ai calcoli, ma la macchina capace di elaborare dati.


Electronic Numerical Integrator and Computer (ENIAC)



SITOGRAFIA:


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