L'utilità del computer ai tempi del Coronavirus (STEP #11)

Riunioni di lavoro tramite la piattaforma "Zoom"
Il propagarsi del Coronavirus ha cambiato radicalmente le vite del mondo intero, niente più uscite, lavoro, scuola e vita sociale. Da quasi due mesi si è costretti a rimanere a casa ed è proprio ora che il computer e l'internet assumono un ruolo ancora più importante, risultando fondamentali per mantenere la nostra società funzionante e coesa. 
L'esempio più ovvio è quello del lavoro, stando oggi assistendo al "più grande esperimento di smart working di tutti i tempi". Dall'arrivo della pandemia la maggior parte dei lavoratori svolgono il loro lavoro in remoto, obbligatorio in ogni situazione in cui sia possibile.
Collegata ad esso è anche la didattica in remoto, altra area dove il computer svolge un ruolo fondamentale. Dall'inizio della quarantena anche le lezioni si svolgono online con risultati tutto sommato ottimi.
Fumetto che raffigura le domande frequenti
durante la didattica in remoto
Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello della vita sociale, in quanto i computer riescono anche ad allietare il più possibile la quarantena. Abbiamo la possibilità di rimanere costantemente in contatto con parenti ed amici grazie ai siti di videochiamata; continuare a goderci concerti e spettacoli grazie ai social network e alle dirette online di cantanti ed attori, anche loro da casa; visitare i musei grazie ai siti di visite virtuali e tutta una serie di altre iniziative di digitalizzazione della cultura che si moltiplicano sempre di più. 
In conclusione quindi il computer ci ha permesso, in questi giorni sempre più difficili, di vivere un "surrogato digitale della nostra vita normale", quanto di meglio potessimo sperare mentre siamo costretti a rimanere a casa.

La pubblicità di Vodafone, con queste immagini, descrive al meglio quanto detto precedentemente, mostrando tutti i possibili utilizzi del computer fondamentali "perché anche quando non possiamo stare vicini, possiamo essere insieme".

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I pirati di Silicon Valley (STEP #10)


Il film "I pirati di Silicon Valley" di Martyn Burke racconta la storia di come i giovani Steve Jobs e Bill Gates, a metà degli anni settanta, arrivarono a realizzare il sogno del personal computer. 
Importante è questa scena iniziale del film per quanto riguarda il concetto di computer, dove Steve Jobs, interpretato da Noah Wyle, dice:

"Siamo qui per cambiare l'universo, stiamo creando una coscienza completamente nuova.
Noi stiamo riscrivendo la storia del pensiero umano."

I computer dipingono (STEP #09)

Interpretazione della "Notte stellata" di Van Gogh,
2016, San Francisco

 Le opere qui riportate sono alcune tra i 29 dipinti generati dall'intelligenza artificiale di Google, Big G, che nel 2016 sono state messe all'asta a San Francisco.


I quadri rappresentano repliche di opere famose rielaborate dai computer, ispirate ad esempio all'impressionismo di Van Gogh. Il processo di rielaborazione consiste nell'inserire una fotografia all'interno del sistema, il quale la elabora e restituisce il risultato finale con una nuova immagine simile a quella inserita. 
Il computer ricerca nell'immagine forme che gli ricordano altri oggetti ed essendo stato istruito con molte immagini di fauna, predilige l'interpretazione animalesca, dando come risultato dei paesaggi psichedelici. 

Altra interpretazione dell'intelligenza artificiale Google,
2016, San Francisco
Queste opere sono il risultato di come l'innovazione e il progresso stanno portando dei computer a sostituire l'uomo anche nelle arti figurative.









Esposizione a San Francisco

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Il calcolo secondo Platone (STEP #08)

"Fin dall'infanzia dunque dobbiamo proporre loro lo studio del calcolo, della geometria e tutta l'istruzione che deve costruire la propedeutica della dialettica"
(Repubblica, VII, 536 d 5-7, trad. F. Sartori)

Frammento papiraceo della Repubblica

Il termine computer, prima del suo significato moderno, ha indicato per diversi secoli l'uomo esperto nei calcoli, per questo motivo è facilmente collegabile al concetto di calcolo più generale.
Nel settimo libro de "La Repubblica" di Platone, Socrate prescrive per l'individuo lo studio delle principali arti, ossia la matematica, la geometria e tutta l'educazione preparatoria. Egli propone che siano insegnate ai bambini ma non a forza, sviluppando e mettendo alla prova le loro facoltà senza imporre loro delle nozioni. 
Quanto detto, precisa Socrate, vale ugualmente per gli uomini e per le donne. 









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I computer imparano


In questa interessante TED Talk di Jeremy Howard viene descritto lo sviluppo dei computer, i quali oggi riescono a capire qualsiasi informazione grazie all'apprendimento automatico (machine learning), uno sviluppo dei computer che ha portato alla quasi totale eliminazione della programmazione manuale, e anche grazie all'apprendimento approfondito (deep learning), attraverso il quale i computer sono ora capaci di fare qualsiasi cosa come vedere, ascoltare e anche consigliare ad esempio prodotti che ti potrebbero interessare, molte volte in un modo quasi inquietante non riuscendo a capire completamente come sia arrivato a consigliare un qualcosa che veramente ci interessa. 
Il computer, quindi, è come se fosse un cervello che per imparare ha bisogno di provare più volte, di allenarsi, grazie quindi all'apprendimento automatico ed a quello approfondito. 


Computer in poesia (STEP #07)


"Lo, soul! seest thou not God’s purpose from the first?
The earth to be spann’d, connected by network,
The races, neighbors, to marry and be given in marriage,
The oceans to be cross’d, the distant brought near,
The lands to be welded together.
A worship new, I sing;
You captains, voyagers, explorers, yours!
You engineers! You architects, machinists, yours!
You, not for trade or transportation only,
But in God’s name, and for thy sake, O soul."

Walt Whitman, "Passage to India" 

"Passage to India" di Walt Whitman è una poesia in versi liberi pubblicata come parte di "Leaves of Grass". Sono state pubblicate varie edizioni di questa raccolta nel corso della vita di Whitman, fino alla sua morte nel 1892. Questa poesia, che ispirò E.M. Forester nella scrittura del suo romanzo del 1924 "A Passage to India", descrive un viaggio immaginario che l'oratore vuole intraprendere nella favolosa India.
Copertina della poesia
Nella parte della poesia sopra riportata Whitman chiede se è chiaro che lo scopo di Dio è nelle connessioni e nelle evoluzioni che il mondo sta facendo, vuole che le persone si mescolino, si sposino. Per questo motivo elogia tutti i "creatori" che hanno reso possibili nuove tecnologie, come i computer, che a loro volta hanno portato gli uomini in ogni parte del mondo ad essere sempre più vicini tra di loro, tramite le nuove connessioni tecnologiche. Essi hanno contribuito a completare il piano di Dio creando un mondo dove le barriere vengono cancellate, l'amore viene nutrito e le persone di evolvono. 
Questi sono lo scopo e la descrizione principali del computer: l'abbattimento dei confini e delle distanze, dare la possibilità ad ogni uomo in ogni parte del mondo di rimanere in contatto con chiunque e ovunque, rendendo le persone sempre più vicine e raggiungibili ed il mondo sempre più piccolo.

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Il computer in un testo narrativo (STEP #06)

"Il computer non è una macchina intelligente che aiuta le persone stupide, anzi, è una macchina stupida che funziona solo nelle mani delle persone intelligenti. [...] Ci si trova facilitati per tante ragioni, di ordine, di pulizia, di rapidità"
Umberto Eco
Prefazione di "Come scrivere una tesi di laurea con il personal computer" di Carlo Pozzoli,
1986
Copertina del libro "Come scrivere una
tesi di laurea con il personal computer"


 Con questa prefazione a Carlo Pozzoli in "Come scrivere una tesi di laurea con il personal computer", Umberto Eco descrive la funzione e l'utilità dei computer, grazie ai quali le funzioni da svolgere risultano più rapide ed ordinate, come in questo caso una tesi di laurea. 
La pubblicazione del libro, e quindi anche della prefazione, risale al 1986, poco dopo l'arrivo dei computer in Italia, dal momento che inizialmente "i personal computer circolavano solo negli Stati Uniti" come dice Eco nella stessa prefazione. Perciò è evidente che in quel periodo l'arrivo dei computer aveva scombussolato e forse anche migliorato la realtà di quei tempi, era visto ancora come un qualcosa di difficile comprensione ma che allo stesso tempo affascinava.




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Messaggi pubblicitari (STEP #05)

Le seguenti pubblicità mostrano l'importanza e l'innovazione dei computer, che hanno completamente cambiato il modo di relazionarsi con la realtà 


"Per esplorare, per imparare, per collegarsi, per organizzare, per creare, per giocare"


"Puoi fare grandi cose"


Iron Man, il computer nella mitologia moderna (STEP #04)

Il computer, essendo uno strumento informatico nato nel secolo scorso, è ovviamente di difficile collocazione all'interno della mitologia classica, come quella greca, latina o orientale. Possiamo però trovarlo nella mitologia moderna dal momento che il mito si ripropone in forme più attuali. 
Nella mitologia classica il mito vedeva protagonisti divinità ed eroi all'interno di un contesto soprannaturale che vivevano avventure e compivano azioni fantastiche, attualmente queste figure mitiche sono rappresentate dai supereroi. 

Tony Stark (interpretato da Robert Downey Jr.) in una scena del film.
Il supereroe che potrebbe meglio associarsi al concetto di computer è Iron Man
Anthony Edward "Tony" Stark, nelle vesti di Iron Man, è un genio dotato di un elevatissimo quoziente intellettivo con una profonda conoscenza nei campi della matematica, della chimica, della meccanica quantistica e soprattutto dell'informatica che lo portano a scoprire e a migliorare costantemente nuove tecnologie. 
Per questo motivo Iron Man potrebbe al meglio rappresentare lo sviluppo della tecnologia, soprattutto dei computer. Lui non è un supereroe per la sue forze fisiche o per i suoi super poteri, ma per le sue forze mentali, perché crea sistemi operativi, computer, che colloquiano con lui e che lo aiutano nella creazione di ulteriori strumenti tecnologici. 

Tony Stark (Robert Downey Jr.) in un'altra scena del film.
Questo supereroe rappresenta così a pieno il bisogno dell'uomo di evolversi e di migliorare le proprie capacità usando strumenti digitali. Come, sin dalla mitologia classica, il mito è sempre stato un modo di raccontare le origini del mondo, dell'uomo e delle diverse società; oggi Iron Man, all'interno della mitologia moderna, può  quindi rappresentare  lo sviluppo della società di oggi dal punto di vista tecnologico, delle innovazioni della tecnologia, in primis i computer, che hanno inevitabilmente cambiato il modo di vivere dell'intera popolazione.