Computer in poesia (STEP #07)


"Lo, soul! seest thou not God’s purpose from the first?
The earth to be spann’d, connected by network,
The races, neighbors, to marry and be given in marriage,
The oceans to be cross’d, the distant brought near,
The lands to be welded together.
A worship new, I sing;
You captains, voyagers, explorers, yours!
You engineers! You architects, machinists, yours!
You, not for trade or transportation only,
But in God’s name, and for thy sake, O soul."

Walt Whitman, "Passage to India" 

"Passage to India" di Walt Whitman è una poesia in versi liberi pubblicata come parte di "Leaves of Grass". Sono state pubblicate varie edizioni di questa raccolta nel corso della vita di Whitman, fino alla sua morte nel 1892. Questa poesia, che ispirò E.M. Forester nella scrittura del suo romanzo del 1924 "A Passage to India", descrive un viaggio immaginario che l'oratore vuole intraprendere nella favolosa India.
Copertina della poesia
Nella parte della poesia sopra riportata Whitman chiede se è chiaro che lo scopo di Dio è nelle connessioni e nelle evoluzioni che il mondo sta facendo, vuole che le persone si mescolino, si sposino. Per questo motivo elogia tutti i "creatori" che hanno reso possibili nuove tecnologie, come i computer, che a loro volta hanno portato gli uomini in ogni parte del mondo ad essere sempre più vicini tra di loro, tramite le nuove connessioni tecnologiche. Essi hanno contribuito a completare il piano di Dio creando un mondo dove le barriere vengono cancellate, l'amore viene nutrito e le persone di evolvono. 
Questi sono lo scopo e la descrizione principali del computer: l'abbattimento dei confini e delle distanze, dare la possibilità ad ogni uomo in ogni parte del mondo di rimanere in contatto con chiunque e ovunque, rendendo le persone sempre più vicine e raggiungibili ed il mondo sempre più piccolo.

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